La trilogia del Novecento dell'Elfo
Puccini di Milano, tra l'Italia fascista e il Cile di Pinochet,
ne "L'acrobata" di Laura Forti, diretto da Elio De Capitani, la
Jugoslavia di Tito, raccontata da Renato Sarti in "Goli Otok.
Isola della libertà", e la Milano degli anni Settanta, di "Viva
l'Italia" di Roberto Scarpetti, diretto da César Brie. E poi
Massimo Popolizio nel labirinto di "Centuria", l'opera più
ingegnosa di Giorgio Manganelli, con trenta dei Cento piccoli
romanzi fiume per il Teatro di Roma; il "Viaggio nel Teatro
veneziano" di Alberto Toso, tra Pantalone, Colombina e lo
scandalo delle gozziane "Droghe d'Amore per il Teatro Toniolo;
fino a Ruggero Cappuccio a tu per tu con la penna di Raffaele La
Capria con la lettura de "L'ordine dell'universo", il primo dei
racconti brevi della raccolta "Fiori giapponesi", e "La banalità
dell'amore" di Savyon Liebrecht, sull'amore tra Hannah Arendt e
Martin Heidegger, con la regia di Piero Maccarinelli, entrambi
sul web per lo Stabile di Napoli. È il nuovo week end di teatro
on line, tra risate e classici, da applaudire ancora
rigorosamente a casa.
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