Ancora in bolletta dopo i mesi
neri del Covid, la Metropolitan Opera attinge al capitale
investito e rivede la programmazione per attirare un pubblico
più giovane: una misura presa in extrema ratio per il
palcoscenico newyorchese che fu di Enrico Caruso e Luciano
Pavarotti ma che negli ultimi quasi tre anni si è trovato in
difficoltà a pagare i costi operativi necessari a mandare avanti
la sua tradizione di leader in fatto di bel canto.
"Le sfide sono più grandi che mai. L'unica via di uscita è la
reinvenzione", ha detto il general manager del tempio della
lirica, Peter Gelb, annunciando la decisione di attingere fino a
30 milioni di dollari dal fondo di dotazione investito di poco
di 300 milioni, una cifra già considerata bassa per
un'istituzione come il Met. Le organizzazioni no profit
ricorrono all'endowment solo in casi di vera emergenza, perché
il capitale tende a crescere nel tempo producendo a sua volta
una costante fonte di reddito. Stavolta però non c'è stato nulla
da fare, e non è l'unica misura adottata dal Met che ridurrà del
10 per cento gli spettacoli la prossima stagione e accelererà la
scelta di puntare su autori contemporanei, non più i gloriosi
classici come Verdi, Puccini, Bizet.
Il Met è più importante teatro lirico d'America è uno dei più
prestigiosi al mondo: dopo il Covid si è trovato di fronte a una
tempesta perfetta i cui effetti hanno messo sotto la lente di
ingrandimento le pressioni a cui sono sottoposte simili
istituzioni culturali. Da un lato la lenta ripresa dalla
pandemia che ha indotto il pubblico tradizionale più anziano a
restare a casa, dall'altra la riluttanza dei grandi donatori a
dar seguito agli impegni presi in mezzo alle fluttuazioni di
Wall Street. E' stata fatta poi un'analisi sul successo della
programmazione tradizionale: il Met che per molti decenni è
stato riluttante a mandare in scena nuove opere, ha visto
quest'anno il Don Carlos di Verdi incassare solo il 40 per cento
della capacità del teatro, mentre produzioni contemporanee come
Fire Shut Up in My Bones di Terence Blanchard l'anno scorso e
The Hours di Kevin Puts tratto dalla omonima novella di Michael
Cunningham quest'anno hanno registrato il tutto esaurito.
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