Vendetta familiare, amore negato,
assassinio e pazzia sono gli argomenti intorno ai quali si snoda
l'incontro "Lucia di Lammermoor. Eros e Thanatos" della rassegna
In Controluce - Percorsi d'opera tra arte e storia, in programma
il 9 febbraio alle 18.30 all'Auditorium Manzoni di Bologna.
L'esplorazione del celebre lavoro di Gaetano Donizetti, secondo
titolo della stagione d'opera del Teatro Comunale di Bologna dal
20 al 25 febbraio, sarà fatta dallo psichiatra e psicoanalista
Stefano Bolognini e dallo storico dell'arte Giovanni Carlo
Federico Villa.
"C'è sempre un desiderio che trascina, e una convenienza che
trattiene", scrive Gustave Flaubert in Madame Bovary, il suo
capolavoro, che contiene un capitolo quasi interamente dedicato
agli effetti della visione di Lucia di Lammermoor sulla
protagonista. Dalla Scozia dell'immaginario di Walter Scott alla
Francia positivista, temi come il perturbante, la contemplazione
della morte, la passione amorosa, la follia e l'estremo
sacrificio attraversano i secoli, e, approdando all'opera di
Donizetti, la rendono iconica dell'età romantica. Alcune pagine
del dramma tragico in tre atti completano la serata: il soprano
Juana Shtrepi interpreta la cabaletta di Lucia "Quando rapita in
estasi" e poi il duetto di Lucia ed Edgardo "Verranno a te
sull'aure" insieme al tenore Cristobal Campos Marin. Gli
artisti, formatisi entrambi alla Scuola dell'Opera del Tcbo,
sono accompagnati al pianoforte da Claudia D'Ippolito. La
rassegna, a cura di Barbara Abbondanza, è realizzata dal Teatro
Comunale di Bologna in collaborazione con Innovio.
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