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Lo psichiatra Stefano Bolognini racconta Lucia di Lammermoor

Lo psichiatra Stefano Bolognini racconta Lucia di Lammermoor

Il 9 febbraio all'Auditorium Manzoni di Bologna

BOLOGNA, 07 febbraio 2025, 10:22

Redazione ANSA

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Vendetta familiare, amore negato, assassinio e pazzia sono gli argomenti intorno ai quali si snoda l'incontro "Lucia di Lammermoor. Eros e Thanatos" della rassegna In Controluce - Percorsi d'opera tra arte e storia, in programma il 9 febbraio alle 18.30 all'Auditorium Manzoni di Bologna.
    L'esplorazione del celebre lavoro di Gaetano Donizetti, secondo titolo della stagione d'opera del Teatro Comunale di Bologna dal 20 al 25 febbraio, sarà fatta dallo psichiatra e psicoanalista Stefano Bolognini e dallo storico dell'arte Giovanni Carlo Federico Villa.
    "C'è sempre un desiderio che trascina, e una convenienza che trattiene", scrive Gustave Flaubert in Madame Bovary, il suo capolavoro, che contiene un capitolo quasi interamente dedicato agli effetti della visione di Lucia di Lammermoor sulla protagonista. Dalla Scozia dell'immaginario di Walter Scott alla Francia positivista, temi come il perturbante, la contemplazione della morte, la passione amorosa, la follia e l'estremo sacrificio attraversano i secoli, e, approdando all'opera di Donizetti, la rendono iconica dell'età romantica. Alcune pagine del dramma tragico in tre atti completano la serata: il soprano Juana Shtrepi interpreta la cabaletta di Lucia "Quando rapita in estasi" e poi il duetto di Lucia ed Edgardo "Verranno a te sull'aure" insieme al tenore Cristobal Campos Marin. Gli artisti, formatisi entrambi alla Scuola dell'Opera del Tcbo, sono accompagnati al pianoforte da Claudia D'Ippolito. La rassegna, a cura di Barbara Abbondanza, è realizzata dal Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con Innovio.
   

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