Si ispira alla vicenda di Billy
Milligan, protagonista di uno dei più controversi procedimenti
giudiziari della storia americana, lo spettacolo 'Schegge di
memoria disordinata a inchiostro policromo' che debutta domani
in prima nazionale al Teatro Franco Parenti di Milano. Diretta
da Fausto Cabra e interpretata da Raffaele Esposito, la piece è
stata scritta da Gianni Forte, di recente nominato direttore
artistico dei teatri di Bari. Alla fine degli anni '70,
Milligan fu accusato di aver rapito, stuprato e rapinato tre
studentesse. Durante il processo emerse un elemento senza
precedenti: il giovane ospitava dentro di sé 24 personalità
diverse. "Da molti anni coltivavo la fantasia di sviluppare uno
spettacolo su questo caso - racconta Cabra - ma volevo che fosse
più di un semplice racconto giudiziario. Ho chiesto quindi a
Gianni Forte di trasformarlo in un viaggio più ampio
sull'identità, la finzione, l'auto-menzogna e il processo di
liberazione dal trauma". "Attraverso Billy - sottolinea -
abbiamo immaginato un attraversamento delle zone più oscure e
disturbanti della mente umana, una riflessione sulla necessità
di smettere di cercare certezze assolute e di confrontarsi,
invece, con la complessità di ciò che siamo".
La drammaturgia di Gianni Forte costruisce la storia
intrecciando tre livelli narrativi distinti ma intrecciati tra
loro: l'indagine legale, l'indagine psicologica e quella
teatrale, che si interroga sulla natura stessa della
rappresentazione e sulla capacità del teatro di smascherare le
illusioni.
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