Continuare a ridurre la pressione
fiscale sui fattori produttivi "rappresenta un obiettivo
prioritario e imprescindibile nella pianificazione economica del
nostro Paese", perché è "un intervento fondamentale per
stimolare la competitività del sistema produttivo, incentivare
gli investimenti e favorire una crescita economica sostenibile,
che possa generare benefici duraturi per il tessuto sociale ed
economico nazionale". Lo si legge nella memoria consegnata dal
Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro oggi pomeriggio,
nelle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, per
l'audizione sul Documento di finanza pubblica.
I professionisti puntano sulla "progressiva riduzione del
cuneo fiscale sul lavoro, il cui impatto benefico - evidenziano
- non deve limitarsi alla sola dinamica dei costi, ma orientarsi
anche verso il rafforzamento delle competenze e la
qualificazione del capitale umano. Il risparmio derivante da
tale misura dovrebbe, infatti, essere destinato prioritariamente
alla formazione e alla riqualificazione dei lavoratori, con un
'focus' particolare sull'acquisizione delle competenze che
saranno richieste dai nuovi paradigmi economici e produttivi".
Inoltre, a giudizio dei consulenti del lavoro, bisogna "superare
l'attuale rigidità salariale, ancorata al mero calcolo orario, a
favore di modelli retributivi che valorizzino merito e
produttività".
Quanto, infine, al fronte occupazionale, occupazionali, la
categoria ritiene "indispensabile privilegiare incentivi
contributivi immediatamente fruibili dalle imprese, in
alternativa alle agevolazioni fiscali differite, considerate
meno efficaci nel promuovere nuove assunzioni", viene, infine,
segnalato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA