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Confcooperative, serve cambio passo su gestione beni confiscati

Confcooperative, serve cambio passo su gestione beni confiscati

"Chiediamo al sindaco di Palermo avvio di progetti sperimentali"

PALERMO, 11 gennaio 2025, 10:36

Redazione ANSA

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"Con la gestione dei beni confiscati non si scherza. Il sistema di affidamento nel territorio è sbagliato e non è un caso se da tempo chiediamo al sindaco, Roberto Lagalla, l'avvio di progetti sperimentali, in cui l'oggetto primario dell'affidamento sia il servizio e, solo di conseguenza, il bene". A dirlo è il presidente di Confcooperative Palermo, Cesare Arangio, fortemente critico sulle scelte operate dall'amministrazione per la stesura e poi la pubblicazione del bando, in scadenza a fine mese, per l'affidamento di 53 immobili e 38 terreni confiscati alla criminalità organizzata . Confcooperative ha più volte sollecitato il primo cittadino ad un cambio di passo. La richiesta era e continua ad essere quella dell'avvio di progetti che mettano al centro la funzione, non il mero bene, partendo dalle reali necessità del territorio. "Non entriamo nel merito della querelle politica che si è sviluppata intorno all'attivazione di uno sportello gratuito di consulenza dedicato proprio al bando per l'affidamento dei ben confiscati - chiarisce Arangio - ma di certo notiamo con rammarico che non è mai stata avviata la richiesta concertazione con le parti sociali che, a differenza dei privati-giova ricordarlo- sono reali portatori di interesse collettivo". "Auspichiamo - conclude Arangio - un radicale cambio di paradigma, che miri a rispondere concretamente ai bisogni della città. Torniamo a manifestare, in ogni caso, la nostra piena disponibilità ad un confronto costruttivo".
   

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