"Confindustria evidenzia in modo
molto netto come i dazi imposti da Trump sia uno strumento
'estremamente distorsivo' e nel caso dell'Italia 'le connessioni
sono estreme e profonde'. Oramai gli effetti disastrosi che la
politica dei dazi della nuova amministrazione americana avranno
sul nostro Paese e sull'economia globale sono chiari a tutti,
restiamo, tuttavia, in attesa di sapere quale sia la posizione
del governo italiano. Sono giorni che Giorgia Meloni è sparita
dai radar, ma oltre a fare l'influencer, si dà il caso che lei
sia anche la presidente del consiglio e questo suo prolungato
silenzio su questioni cruciali, mentre la nostra economia è
visibilmente in affanno, rischia di avere effetti devastanti sul
nostro tessuto imprenditoriale, fortemente dipendente
dall'export". Così il deputato Virginio Merola, capogruppo Pd in
commissione Finanze, commenta la nota del Centro Studi di
Confindustria, che ha evidenziato il ruolo chiave degli Stati
Uniti come primo mercato extra-UE per l'export italiano, con
vendite pari a 65 miliardi di euro nel 2024 e un surplus
commerciale vicino ai 39 miliardi.
"L'Italia e l'Ue - conclude Merola - non possono permettersi
di essere ostaggi di una politica commerciale americana
protezionista e miope. La patriota Meloni prenda le distanze da
Trump e dimostri di voler difendere le imprese italiane, il
lavoro e la competitività del nostro Paese. Servono azioni
concrete, non ambiguità".
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