"A Roma ripartono gli sfratti forzosi
dagli immobili Inps, nonostante l'impegno per risolvere
l'emergenza abitativa e garantire il diritto alla casa per
lavoratrici e lavoratori. Raccogliamo l'allarme degli
amministratori locali, rinnovatosi in questi giornia causa di
uno sfratto fortunatamente fermato e rinviato grazie al lavoro
di ADA, Agenzia Sociale per la Casa del Municipio Roma III:
servono interventi urgenti a livello parlamentare per fermare
gli sfratti e tutelare le famiglie".
Lo afferma Elisabetta
Piccolotti di Alleanza Verdi Sinistra.
"Secondo i dati del Sunia di Roma - prosegue la parlamentare
rossoverde - l'Inps possiede circa 3.800 immobili residenziali
nella Capitale, di cui circa 500 vuoti. I restanti sono per metà
locati con contratti scaduti e per metà occupati. L'ente,
bloccato dalle vecchie normative sulla cartolarizzazione, non
può rinnovare i contratti né proporre condizioni di vendita
sostenibili, aggravando la crisi abitativa.
La mancata adesione
dell'Inps al bando del Comune di Roma per acquisire gli immobili
occupati ha peggiorato la situazione, lasciando oltre 3mila
famiglie senza certezze per il futuro. In una città già segnata
da una grave emergenza abitativa - conclude Piccolotti - si
rischia davvero una bomba sociale. Vanno fermati gli sfratti e
vanno assegnate quante più case possibili attraverso i piani di
acquisizione di nuovo patrimonio residenziale pubblico, come il
Comune di Roma sta provando a fare.
Chiediamo che il Parlamento
intervenga subito per consentire la gestione pubblica di questo
patrimonio, garantendo l'assegnazione degli alloggi a chi ne ha
diritto e promuovendo nuove politiche per il diritto
all'abitare, anche recuperando il patrimonio edilizio già
esistente".
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