Palazzi sventrati, morti ammazzati per strada, vite felici prima della guerra e dopo distrutte, ma anche colombe, girotondi, simboli di speranza: sono le giornate viste attraverso gli occhi dei bambini siriani. I loro disegni, raccolti il mese scorso da missionari e congregazioni cristiane nel Paese, sono diventati una mostra ospitata al Parlamento europeo a Bruxelles.
"Sono cresciuta con la guerra - racconta la piccola Diane, 10 anni, da Aleppo in un collegamento video organizzato con gli eurodeputati - e questo mi ha impedito di vivere un'infanzia normale". "Se andiamo da qualche parte - spiega Salim, 14 anni - abbiamo paura di non tornare piu' a casa". "Non e' facile vivere cosi' - dice Celine, 10 anni - la notte non riusciamo a dormire per le bombe".
A promuovere l'iniziativa, il vicepresidente del Parlamento Antonio Tajani, insieme alla fondazione pontificia 'Aid to the Church in Need'. "Basta con le bombe contro gli innocenti - dice Tajani - in Siria sono morti otto milioni di bambini e questo e' inaccettabile. Dal Parlamento lanciamo un messaggio forte: siamo accanto ai piu' deboli".
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