Per il presidente del
Brasile Luiz Inácio Lula da Silva la campagna lanciata dall'ex
presidente Jair Bolsonaro per proporre l'amnistia in favore
delle persone coinvolte nelle trame golpiste per impedirgli di
insediarsi al potere nel 2023 equivale a una confessione di
colpa. "Quando l'ex presidente chiede l'amnistia dimostra di
essere colpevole, di aver commesso un crimine. Dovrebbe dire di
essere innocente e voler provare la sua innocenza piuttosto", ha
affermato Lula nel corso di un'intervista con Radio Tupi.
Bolsonaro "dovrebbe anche ammettere di aver escogitato un
piano per uccidere il presidente, il vicepresidente e il giudice
Alexandre de Moraes riconoscendo di aver avuto paura ed essere
per questo scappato all'estero", ha aggiunto. Nel corso della
conversazione Lula ha giudicato la richiesta di rinvio a
giudizio per Bolsonaro e 33 presunti complici accusati di
tentato golpe come "molto grave" e aggiunto che "qualora venisse
dimostrato che hanno effettivamente tentato di compiere un colpo
di stato c'è solo una possibile epilogo: l'arresto".
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