In occasione della celebrazione della
nona edizione della Giornata del Design italiano nel mondo, si è
tenuta oggi, presso il Museo del Design di Copenaghen, la
conferenza 'Disuguaglianze. Il design per una vita migliore'.
Il tema scelto per questa edizione - si legge in una nota
dell'ambasciata d'Italia in Danimarca - guarda al ruolo del
design di qualità nel ridurre l'impatto delle disuguaglianze sul
benessere degli individui nella vita quotidiana. Offre peraltro
immediata occasione per riflettere su esempi sostenibili di
rigenerazione e trasformazione urbana, con design e architettura
al servizio di modelli nuovi di comunità, accessibilità a
strutture e servizi, sostenibilità tout court come forma di
progresso. Coinvolge tutti, ma si rivolge in particolare ai
giovani che dovranno "costruire" spazi da condividere,
fondandoli su valori comuni e culture che si incontrano, alla
ricerca - punto centrale nel design contemporaneo - di una
sintesi del bello e dell'utile.
Su tali premesse, la prossima Esposizione Universale della
Triennale di Milano svilupperà il tema delle diseguaglianze e
degli approcci per eliminarle. All'insegna di 'Inequalities. How
to mend the fractures of humanity', la Triennale toccherà
infatti vari aspetti del problema dell'assenza di uguaglianza
nelle società attuali e indicherà le soluzioni cui il design
attivamente contribuisce. Nella stessa direzione, si muovono
ormai l'insegnamento e lo studio del design in Italia, seguendo
percorsi di eccellenza e di creatività che si rispecchiano nelle
medesime esigenze, avvertite anche in Danimarca, e che invitano
a più stretti confronti i rappresentanti del settore dei due
Paesi.
In questo spirito, davanti ad un pubblico di designer locali,
giornalisti ed addetti, insieme ad architetti e giovani
esponenti della folta comunità di connazionali che sono
impegnati o seguono il settore in Danimarca, il prof. Marco
Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano e curatore
presso la Triennale Milano, ha presentato il progetto della
Triennale e l'evoluzione di cui essa si fa interprete sulla
scena internazionale. Il prof. Giovanni Ottonello, direttore
creativo dello Ied, è intervenuto a sua volta, rappresentando le
innovazioni della famosa Scuola italiana e lo sviluppo della
visuale e del metodo nell'insegnamento nel mondo del design
contemporaneo.
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