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>ANSA-FOCUS/ Renzi-de Magistris, su Napoli è guerra totale

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>ANSA-FOCUS/ Renzi-de Magistris, su Napoli è guerra totale

Premier, parole sindaco indegne; ex pm, scandalo è Verdini

NAPOLI, 10 maggio 2016, 21:07

Redazione ANSA

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(di Francesco Tedesco) "Il sindaco di Napoli mi insulta e minaccia con volgarità indegne di un uomo pubblico". Matteo Renzi, chiamato in causa dalle parole forti del primo cittadino del capoluogo campano, Luigi de Magistris, scende in campo in prima persona e controbatte ale dichiarazioni dell'ex pm, nella sua enews. Il premier dice la sua nella guerra totale che era nata già nei mesi scorsi tra Palazzo San Giacomo e Palazzo Chigi sul commissariamento di Bagnoli ed è deflagrata con l'inizio della campagna elettorale per il Comune.
    Il sindaco uscente de Magistris, però, non si ferma e affonda ancora: "Parlano del mio comizio per nascondere la questione morale che sta travolgendo il presidente del Consiglio. Lo scandalo è che il premier per salvarsi si appende a Verdini, condannato in primo grado, e non che io ho detto che hanno bisogno dei pannoloni. Se parlando con il cuore scappa qualche parola, vivaddio, sono comizi". Il sindaco de Magistris ha poi concluso: "Non voglio più fare polemiche con il presidente del Consiglio Renzi. Non è lui il candidato". E oggi ad alzare i toni è intervenuta anche Valeria Valente, la candidata a sindaco del Pd: "Oramai è chiaro - ha detto - chi sta iniziando a farsela addosso è de Magistris. Si rende conto che la campagna elettorale non sarà una passeggiata". E Valente ha anche replicato all'attacco di de Magistris, che oggi ha definito "uno scandalo i parlamentari che fanno campagna elettorale utilizzando la diaria", riferendosi alla carica di parlamentare della candidata Pd.
    "de Magistris - la replica della Valente - stai sereno, al rimborso di missione da parlamentare ho rinunciato da più di due settimane, al momento della convocazione dei comizi elettorali.
    Piuttosto, tu e l'esercito dei tuoi staffisti avete rinunciato ai benefit comunali?". Ma lo scontro è forte anche con la coalizione di centrodestra, guidata da Gianni Lettieri: "A Lettieri andrebbe fatto l'antiriciclaggio, ci deve spiegare dove trova i milioni di euro che sta investendo per la campagna elettorale ", ha detto il sindaco di Napoli, per il quale ieri Lettieri aveva chiesto l'antidoping. "Querelo de Magistris - la replica dell'ex presidente degli industriali napoletani - la mia dichiarazione dei redditi è pubblica. Ho deciso di spendere un po' di soldi per la mia città e sono soldi personali perché voglio strappare questa città dalle mani di un cialtrone". E a suo sostegno è intervenuta Mara Carfagna, portavoce dei deputati Fi e capolista di Forza Italia a Napoli: "Visti i dati della raccolta differenziata - ha replicato - l'unico esperto di 'anti-riciclaggio' a Napoli è proprio il sindaco uscente". E in serata De Magistris ha attaccato nuovamente il Pd nel corso di un incontro per ricordare l'ex sindaco Pci di Napoli Maurizio Valenzi: "La memoria del Pci di Berlinguer e Valenzi è completamente dispersa da gran parte degli attuali vertici del Pd", ha detto. Nel corso dell'incontro c'è stato anche la stretta di mano cordiale con Antonio Bassolino, che nell'infuocato clima elettorale ha ricordato come "lealtà e rispetto reciproco contano sempre in politica".
   

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