(di Francesco Tedesco)
"Il sindaco di Napoli mi insulta e
minaccia con volgarità indegne di un uomo pubblico". Matteo
Renzi, chiamato in causa dalle parole forti del primo cittadino
del capoluogo campano, Luigi de Magistris, scende in campo in
prima persona e controbatte ale dichiarazioni dell'ex pm, nella
sua enews. Il premier dice la sua nella guerra totale che era
nata già nei mesi scorsi tra Palazzo San Giacomo e Palazzo Chigi
sul commissariamento di Bagnoli ed è deflagrata con l'inizio
della campagna elettorale per il Comune.
Il sindaco uscente de Magistris, però, non si ferma e affonda
ancora: "Parlano del mio comizio per nascondere la questione
morale che sta travolgendo il presidente del Consiglio. Lo
scandalo è che il premier per salvarsi si appende a Verdini,
condannato in primo grado, e non che io ho detto che hanno
bisogno dei pannoloni. Se parlando con il cuore scappa qualche
parola, vivaddio, sono comizi". Il sindaco de Magistris ha poi
concluso: "Non voglio più fare polemiche con il presidente del
Consiglio Renzi. Non è lui il candidato".
E oggi ad alzare i toni è intervenuta anche Valeria Valente,
la candidata a sindaco del Pd: "Oramai è chiaro - ha detto - chi
sta iniziando a farsela addosso è de Magistris. Si rende conto
che la campagna elettorale non sarà una passeggiata". E Valente
ha anche replicato all'attacco di de Magistris, che oggi ha
definito "uno scandalo i parlamentari che fanno campagna
elettorale utilizzando la diaria", riferendosi alla carica di
parlamentare della candidata Pd.
"de Magistris - la replica della Valente - stai sereno, al
rimborso di missione da parlamentare ho rinunciato da più di due
settimane, al momento della convocazione dei comizi elettorali.
Piuttosto, tu e l'esercito dei tuoi staffisti avete rinunciato
ai benefit comunali?".
Ma lo scontro è forte anche con la coalizione di
centrodestra, guidata da Gianni Lettieri: "A Lettieri andrebbe
fatto l'antiriciclaggio, ci deve spiegare dove trova i milioni
di euro che sta investendo per la campagna elettorale ", ha
detto il sindaco di Napoli, per il quale ieri Lettieri aveva
chiesto l'antidoping. "Querelo de Magistris - la replica dell'ex
presidente degli industriali napoletani - la mia dichiarazione
dei redditi è pubblica. Ho deciso di spendere un po' di soldi
per la mia città e sono soldi personali perché voglio strappare
questa città dalle mani di un cialtrone". E a suo sostegno è
intervenuta Mara Carfagna, portavoce dei deputati Fi e capolista
di Forza Italia a Napoli: "Visti i dati della raccolta
differenziata - ha replicato - l'unico esperto di
'anti-riciclaggio' a Napoli è proprio il sindaco uscente".
E in serata De Magistris ha attaccato nuovamente il Pd nel
corso di un incontro per ricordare l'ex sindaco Pci di Napoli
Maurizio Valenzi: "La memoria del Pci di Berlinguer e
Valenzi è completamente dispersa da gran parte degli attuali
vertici del Pd", ha detto. Nel corso dell'incontro c'è stato
anche la stretta di mano cordiale con Antonio Bassolino, che
nell'infuocato clima elettorale ha ricordato come "lealtà e
rispetto reciproco contano sempre in politica".
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