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Calcioscommesse: oggi il verdetto per il ct Antonio Conte

Calcioscommesse: oggi il verdetto per il ct Antonio Conte

Pm ha chiesto sei mesi, rischio processo per altri 90

MILANO, 16 maggio 2016, 09:41

di Stefano Rottigni

ANSACheck

Antonio Conte - RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Conte - RIPRODUZIONE RISERVATA
Antonio Conte - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono passati quasi cinque anni da quel primo giugno del 2011 quando, a Cremona, scattò la prima ondata d'arresti per lo scandalo del calcioscommesse. I domiciliari per l'ex bomber della Nazionale Beppe Signori e il fatto che l'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, che finirà anche in carcere, fosse indagato furono un campanello d'allarme per una vicenda destinata ad allargarsi a macchia d'olio fino a coinvolgere i big del calcio nazionale e a metterne seriamente in dubbio la credibilità.

Oggi, dopo il lungo appello degli avvocati degli imputati (oltre 100) il giudice dell'udienza preliminare di Cremona Pierpaolo Beluzzi tirerà le somme della maxi-inchiesta del procuratore Roberto Di Martino, che ha diretto gli agenti della Mobile della città lombarda e dello Sco, leggendo la sentenza al termine del processo con rito abbreviato per il ct della Nazionale Antonio Conte e gli altri imputati che hanno scelto il processo "allo stato degli atti", senza quindi un'ulteriore attività istruttoria e che consente in caso di condanna lo sconto di un terzo della pena.

Con la sentenza-ordinanza di Beluzzi si saprà anche la sorte di tutti coloro, una novantina che, invece, hanno puntato al proscioglimento in udienza preliminare e che, se dovesse andare loro male, dovranno subire un processo. Per il ct della Nazionale, Di Martino ha chiesto sei mesi con la condizionale con l'accusa di frode sportiva in relazione in occasione di Albinoleffe-Siena del 29 maggio del 2011. Dall'allenatore, che si è sempre proclamato estraneo alla vicenda e che ai tempi era sulla panchina della squadra toscana, sarebbe venuto un sostanziale 'benestare' alla combine dell'incontro. Nel corso dell'inchiesta era caduta nei suoi confronti l'originaria imputazione di associazione a delinquere e anche un secondo episodio contestato: Novara-Siena del 30 aprile dello stesso anno. L'accusa ha chiesto una condanna a quattro mesi e quattromila euro di multa, per il vice di Conte in quel periodo, e anche oggi in Nazionale, Angelo Alessio.

Per un'altra novantina di imputati è stato chiesto il processo per associazione a delinquere e frode sportiva.
Tra questi, il laziale Stefano Mauri, l'ex bomber della Nazionale Beppe Signori, l'ex allenatore dell'Atalanta Stefano Colantuono, lo stesso Doni e altri tra calciatori, ex atleti e dirigenti di squadre di Serie A, B e Lega Pro.
   

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