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The Power of the Dog, western tossico di Jane Campion

Venezia

The Power of the Dog, western tossico di Jane Campion

La regista al Lido, film maschile? Non ho certo contato i generi

VENEZIA, 02 settembre 2021, 15:11

di Francesco Gallo

ANSACheck

POWER OF DOG, WESTERN TOSSICO DELLA CAMPION - RIPRODUZIONE RISERVATA

POWER OF DOG, WESTERN TOSSICO DELLA CAMPION - RIPRODUZIONE RISERVATA
POWER OF DOG, WESTERN TOSSICO DELLA CAMPION - RIPRODUZIONE RISERVATA

VENEZIA - Mai come nel caso di THE POWER OF THE DOG di Jane Campion, in corsa per il Leone d'oro a Venezia, la lunghezza, 125 minuti, ha una sua legittima ragione di essere. Il film con Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons e Kodi Smit-McPhee ha un suo andamento lento, tossico, perché quello che si sta rivelando della storia ha i suoi giusti tempi ed è solo uno dei possibili sviluppi suggeriti dalla trama. Film Netflix, tratto dal romanzo omonimo di Thomas Savage (edito in Italia da Neri Pozza), ci porta in Montana, nel 1920 in un post-western. Qui l'introverso allevatore Phil Burbank (Benedict Cumberbatch) incute paura e timore reverenziale a tutti quelli che lo circondano. Quando il mite e più colto fratello George (il grandissimo Jesse Plemons) porta a casa la nuova moglie, la vedova Rose (Kirsten Dunst), con il figlio di lei, Phil non ci sta ad accettare quelli che considera solo degli estranei e li comincia a tormentare in una guerra senza esclusione di colpi. Ma si può dire che se questa è la trama di minima, quello che succede dopo è legato a smottamenti emotivi dei personaggi tanto sorprendenti quanto impossibili da raccontare senza fare spoiler. Ma una cosa è certa, che il figlio di Rose, Peter (il longilineo attore australiano Kodi Smit-McPhee), che compare molto in sordina solo a metà film, alla fine sarà un vero e proprio protagonista.

Frase chiave de IL POTERE DEL CANE è lo stesso titolo? Si tratta di una frase della Bibbia, un salmo che recita 'Salva l'anima dalla spada, salva il cuore dal potere del cane'. Cosa che nel Vecchio Testamento significa la capacità e la consapevolezza dei ricchi e dei potenti di opprimere i poveri e coloro che non hanno nessun tipo di potere. "Sono una persona creativa e non ho fatto una percentuale dei generi del libro di Savage - ha detto oggi al Lido la Campion a che le chiedeva come si fosse trovata a girare un film altamente maschile -. Ho sempre creduto in questo libro è non sono riuscito a dimenticarlo anche quando l'avevo finito. Ti entra nella psiche". Netflix? "Sì, è vero, erano dodici anni che non facevo un film, ma solo serie tv che devo dire mi piacciono molto perché puoi dare loro una tonalità e poi svilupparla. Netflix, comunque, ti permette di avere un buon budget e rispetta molto la libertà di espressione. E comunque non esclude neppure l'uscita in sala".

Per Jane Campion, da sempre animata da idee femministe, le donne hannp fatto passi da gigante: "Se hanno una possibilità - dice - nessuno le ferma e oggi hanno più sostegno anche da parte del mondo maschile".

L'attore londinese Benedict Timothy Carlton Cumberbatch (Sherlock Holmes) dice del suo personaggio macho e scostante: "La sua tossicità dipende da come è stato cresciuto. Lo capisco e non lo giudico, ma il fatto che non ha redenzione fa parte della sua storia. Comunque è un personaggio complesso che è riduttivo considerare solo cattivo". Ma la cosa più centrata su THE POWER OF THE DOG e su Jane Campion alla fine la dice Kirsten Dunst: "C'è in questo film qualcosa di sessuale, di torbido, una profondità che si ritrova sempre nei suoi lavori". 

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