(di Alessandra Baldini) Un mese dopo l'annuncio che il miliardario Leon Black non avrebbe chiesto di essere rieletto come presidente del board del MoMA, il museo americano cambia gli assetti al vertice tra le proteste degli attivisti che si erano battuti per una ristrutturazione piu' radicale e per i quali "e' solo un gioco delle sedie".
A sostituire Black, uscito di scena per legami poco chiari con il finanziere pedofilo Jeffrey Epstein, sara' un'altra tycoon, Marie-Josée Kravis, ad oggi presidente emerita, che raccogliera' il testimone il primo luglio.
La miliardaria, terza moglie del barone della finanza
d'assalto Henry Kravis (gli diede il volto Jonathan Pryce nel
telefilm "Barbarians at the Gate" sull'acquisizione di Nabisco;
suo il fondo Kkr entrato di recente in Fibercop, la rete
secondaria di Tim), fa parte del consiglio di amministrazione
del MoMA dal 1994 e ne e' stata presidente tra 2008 e 2015. Sia
lei che il marito hanno donato un Matisse al museo e centinaia
di milioni di dollari a istituzioni come la Rockefeller
University e l'ospedale oncologico Sloan Kettering, ma anche a
cause del partito repubblicano, tra cui un milione di dollari
per l'insediamento dell'ex presidente Donald Trump. Lei poi e'
presidente del Board of Trustees dell'Hudson Institute, un think
tank conservatore molto influente nel determinare le politiche
del Gop.
La successione ha riacceso tensioni gia' sollevate dopo la
scoperta che Black, fondatore del fondo di private equity Apollo
e l'acquirente dell'"Urlo" di Edvard Munch, aveva pagato a
Epstein 158 milioni di dollari per non meglio precisate
"consulenze fiscali" tra 2012 e 2017: dopo dunque la prima
condanna per pedofilia in Florida nel 2008, ma prima del secondo
arresto del luglio 2019. Epstein e' poi morto suicida in carcere
a New York portandosi dietro i suoi mille segreti. I
manifestanti di Strike MoMA hanno annunciato una nuova protesta
domani all'interno del museo: "Il MoMA getta benzina sul fuoco,
scambiando un oligarga imperialista per un'altra. Un esercizio
inutile perche' l'istituzione e' marcia fino al midollo".
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