(di Paolo Petroni) Il Festival Filosofia, che come sempre si svolgerà a Modena, Carpi e Sassuolo, da venerdì 18 a domenica 20 settembre, dedicato al tema ''Macchine'' e sarà sottoposto a protocolli e dispositivi di distanziamento con gli appuntamenti cui si può partecipare solo su prenotazione online (visto che i posti a sedere nelle tre città sono solo 4.500), si apre con la richiesta a tutti i partecipanti di un impegno da parte del Consorzio per il Festival Filosofia, di cui è presidente il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli.
''Una manifestazione così, quest'anno, è anche segnale di una
socialità culturale che può contribuire a far ripartire le città
del festival dopo la terribile emergenza Covid-19 e non sarebbe
possibile senza un patto di responsabilità sulla sicurezza che
il festival intende stipulare col proprio pubblico, mettendosi
nelle sue mani.
Del resto, il festival si pensa come una
comunità e deve da sempre alla maturità e alla collaborazione
dei suoi frequentatori gran parte della sua riuscita
organizzativa''.
Sono quasi duecento gli appuntamenti nei tre giorni, tutti
gratuiti come sempre, con al centro oltre 40 lezioni magistrali.
La manifestazione, che dalla prima edizione ha realizzato 3.100
appuntamenti, mostre e spettacoli con 850 lezioni, che hanno
visto protagonisti 394 filosofi, lo scorso anno ha sfiorato le
200 mila presenze e in diciannove anni ha superato i due
milioni.
Tra i protagonisti delle lezioni magistrali tanti beniamini
del pubblico storici e recenti, da Umberto Galimberti a Michela
Marzano, da Massimo Cacciari a Massimo Recalcati, da Maurizio
Ferraris a Stefano Massini e ancora Enzo Bianchi, Barbara
Carnevali, Roberto Esposito, Salvatore Natoli, Carlo Sini,
Silvia Vegetti Finzi e Stefano Zamagni, più alcuni debuttanti al
Festival, da Alessandro Aresu a Francesca Bria, Michele Di
Francesco, Barbara Henry, Mark O'Connell, Jeffrey Schnapp.
Il tema ''Macchine'', scelto per omaggiare la figura di Remo
Bodei, scomparso lo scorso anno e presidente del comitato
scientifico del Festival dalla sua nascita, riguarda, ha
spiegato il direttore Daniele Francesconi, il rapporto tra
l'umano e l'artificiale, soffermandosi sul modo in cui la nostra
epoca, caratterizzata da macchine digitali, intelligenti,
automatiche, sia contraddistinta da innovazioni che smantellano
alcuni confini millenari e impongono di ridefinire cosa siamo
noi umani, dal momento che 'noi' siamo anche macchine
(biologiche e meccaniche) e 'loro' paiono in grado di pensare e
calcolare come credevamo di poter fare solo 'noi'. Il tutto sarà
strutturato in cinque gruppi di problemi: nel primo le lezioni
discuteranno del come la questione delle macchine sia sempre
connessa a una complessa relazione tra dominio e libertà,
rinviando al produrre e alla tecnica, con le macchine che
possono svolgere tanto una funzione di liberazione quanto una di
sottomissione. Il secondo gruppo affronta la questione dei
corpi, visti anche come confine tra naturale e artificiale, non
nel senso di un dualismo, ma in quello di un punto d'incontro
tra i rispettivi limiti. Il terzo guarda alle macchine di ultima
generazione che sfidano il pensiero anche perché, essendo
sostanzialmente non meccaniche, ma digitali e 'intelligenti',
chiedono di ripensare alcune facoltà essenziali dell'umano,
quali l'idea di coscienza e intelligenza. Nel quarto c'è anche
l'odierna questione che la vita stessa quale fenomeno naturale
sia comprensibile in termini di un sistema di dati, creando una
nuova raffigurazione teorica delle scienze della vita, specie
dopo l'incontro tra biologia e cibernetica. Il quinto, guarda al
capitalismo dei dati, che si fonda sul cosiddetto 'mercato dei
comportamenti futuri' e solleva dilemmi su privacy e titolarità
delle identità individuali, con profili etici da ridefinire.
Assieme a tutto questo, oltre agli appuntamenti de La Lezione
dei Classici, come sempre mostre (tra cui la personale di
Quayola a Modena, l'opera di Bernardino Ramazzini a Carpi e a
Sassuolo una personale di Nani Tedeschi), spettacoli (con
presenti Liliana Cavani come Federico Buffa e Marco Paolini),
letture, attività per ragazzi e infine i menù filosofici serviti
in vari ristoranti, ideati a suo tempo da Tullio Gregory, che
saranno otto e legheranno il tema 'macchine' alla tradizione
gastronomica modenese.
Il festival è promosso dal Consorzio per il
FestivalFilosofia, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e
Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di
Modena. www.festivalfilosofia.it.
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