"Questo mondo ha bisogno di bellezza
per non sprofondare nella disperazione". Le parole di Papa Paolo
VI rivolte agli artisti nel 1965 nel discorso di chiusura del
Concilio Vaticano II ispirano il 22/o Festival Internazionale di
Musica e Arte Sacra in programma a Roma dal 4 al 7 novembre.
L'invito del Pontefice acquista forza maggiore proprio in questi
mesi "in cui assistiamo alla distruzione, alle guerre e alle
ingiustizie questi mesi", ha osservato oggi Hans-Albert
Courtial, fondatore e presidente generale della Fondazione Pro
Musica e Arte Sacra.
I concerti a ingresso si terranno nelle Basiliche Papali di
San Pietro in Vaticano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le
Mura e alla Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio.
Quest'anno, per la prima volta, si aggiunge anche il Pantheon.
L'apertura a San Pietro alle 12 con la Messa celebrata dal
card. Angelo Comastri.
Il direttore giapponese Tomomi Nishimoto con il suo
IlluminArt Chorus formato da voci giapponesi e di altri paesi
asiatici, affiancato dall'Orchestra di Roma, dirigerà la Messa
d'incoronazione di Mozart e brani di Giulio Caccini. Il Coro del
Vicariato Vaticano diretto da Temistocle Capone eseguirà brani
liturgici di Lorenzo Perosi, Domenico Bartolucci, Wolfgang
Joseph Emmerig e Moritz Brosig. Il primo concerto del Festival,
il 4 novembre alle 21, è in programma al Pantheon con
l'esecuzione della Missa Redemptionis a otto voci che Lorenzo
Perosi dedicò a Pio XI per la chiusura dell'Anno Santo
straordinario del 1933, affidata all'Ensemble vocale e
strumentale Guillou Consort, diretta da Mons. Valentino
Miserachs Grau. Il 5 novembre alle 21 a San Paolo fuori le Mura
Tomomi Nishimoto guiderà l'Orchestra di Roma e l'IlluminArt
Chorus nella Nona di Beethoven. Il Coro e Orchestra della
Cappella Ludovicea e il coro della Venerabile Cappella Musicale
Liberiana diretti da Ildebrando Mura sono protagonisti del
concerto del 6 novembre alle Santa Maria Maggiore nel celebre
Requiem di Mozart e il mottetto Ave Verum Corpus. Il 7 novembre
alle 21 il finale nella Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola con il
concerto che apre le celebrazioni del 350/o anniversario della
morte del compositore Giacomo Carissimi (1605-1674).
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