"L'idea di una fiction su Marconi è venuta anni fa, un giovane collega mi disse dell'anniversario e lì per lì ero perplessa.
Siamo cresciuti con il fatto che non fosse simpatico ma invece studiando la sua storia si perde ogni pregiudizio e ci si appassiona.
Marconi è, come mi disse quel
mio collega, un "figo" e la sua storia è bellissima da
raccontare, è stato un genio unico, una persona illuminata. La
sua storia va inserita nel suo contesto storico per capirla al
meglio". Lo dice Simona Ercolani, direttrice creativa e ceo di
Stand by me, alla presentazione della fiction su 'Marconi,
l'uomo che ha connesso il mondo', in prima serata su Rai1 il 20
e 21 maggio.
"L'accurata ricostruzione storica - continua - è stata possibile
soprattutto grazie alla consulenza della famiglia Marconi, con
cui abbiamo passato interi pomeriggi per scoprire l'uomo
privato. E poi ovviamente grazie alla Fondazione Guglielmo
Marconi che ci ha seguito nella scrittura e ci ha permesso di
girare a Villa Griffone, la casa in cui Marconi ha vissuto da
giovane e dove ha sperimentato la prima trasmissione di
telegrafia senza fili, e di girare con le attrezzature originali
e ancora funzionanti".
Un menzione speciale per il mitico panfilo Elettra, la
casa-laboratorio su cui Marconi ha lavorato e vissuto negli
ultimi anni della sua vita e non esiste più: "Per girare la
miniserie è stato ricostruito in studio un modello di ben 27
metri di lunghezza - dice la Ercolani - e speriamo un domani di
poterla mettere a disposizione del pubblico".
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