"Ho avuto modo di incontrare il
presidente del Parlamento del Senegal, Amadou Mame Diop, abbiamo
parlato della necessità di lavorare nella direzione di un
accordo bilaterale per garantire agli oltre 100 mila cittadine e
cittadini senegalesi residenti in Italia di poter godere della
loro pensione. Si tratta per il 62,8% di lavoratori di età molto
giovane. Come conferma l'Inps, i migranti contribuiscono con
circa 11 miliardi di euro alla spesa pensionistica del nostro
Paese, ma ne usufruiscono solamente per circa 4,5 miliardi":
così Aboubakar Soumahoro, deputato e promotore dell'intergruppo
parlamentare Africa occidentale oggi a Dakar, in Senegal.
"La pensione, oltre ad essere un diritto che lo Stato
italiano non può negare agli amici del Senegal, è un incentivo
al lavoro regolare e permette anche a chi vuole volontariamente
fare rientro di non essere costretto a rimanere in Italia",
aggiunge Soumahoro che oggi è stato ricevuto presso la
presidenza del parlamento senegalese.
"Nella giornata odierna - spiega - ho anche avuto modo di
confrontarmi con l'ambasciatrice italiana a Dakar Caterina
Bertolini con la quale ho affrontato il tema delle tempistiche
per i visti per lavoro, ricongiungimenti familiari, studio e le
pratiche necessarie che, ad oggi, sono molto lunghe. Ho raccolto
la disponibilità e la volontà dell'ambasciatrice a far fronte
alle varie richieste attraverso un intervento capillare. Infine
- prosegue il parlamentare - ho avuto un colloquio fruttuoso con
alcuni sindacati e con Ayib Daffé, presidente del gruppo
parlamentare della maggioranza dì Governo".
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