Una "battaglia di legalità",
affinché la legge sull'equo compenso venga approvata ed entri a
far parte dell'ordinamento giuridico italiano prima della fine
della Legislatura: è il messaggio che il Comitato unitario delle
professioni (Cup) e la Rete delle professioni tecniche (Rtp),
guidati da Marina Calderone e Armando Zambrano (nella foto in un
recente incontro con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti),
ribadiranno giovedì 30 novembre in occasione della
manifestazione "L'equo compenso è un diritto", organizzato a
Roma al Teatro Brancaccio. L'evento, si legge in una nota, "sarà
caratterizzato dal confronto tra le rappresentanze delle
professioni (Ordini, Casse di previdenza, sindacati,
associazioni giovanili) e la politica sulla necessità di dotare
un comparto economico come quello dei liberi professionisti,
composto da 2,5 milioni di iscritti, di un punto di riferimento
normativo che quantifichi la prestazione a fronte di un'assenza
di regole". A partecipare alla giornata, fra gli altri, il
sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, il
vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5s) i presidenti
delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, Cesare Damiano (Pd)
e Maurizio Sacconi (Epi), il presidente della Commissione
Bilancio della Camera Francesco Boccia (Pd), i parlamentari
Andrea Mandelli e Mariastella Gelmini (Fi), Massimiliano Fedriga
(Lega Nord), Chiara Gribaudo (Pd). Cup e Rtp, si annuncia,
presenteranno in questa occasione il manifesto 'Alleanza
professionisti per l'Italia', un programma condiviso che vedrà
rappresentare il mondo professionale attraverso un unico
soggetto comune".
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