Gli ultimi 12 sono stati mesi
terribili per il proprietario del Manchester United Sir Jim
Ratcliffe: non solo i Red Devils sono stati protagonisti
dell'ennesima stagione da dimenticare, ma anche le finanze del
miliardario britannico hanno subito un drastico
ridimensionamento, riducendosi di più di un quarto rispetto
all'anno scorso.
Il patrimonio del 72enne padrone del colosso petrolchimico
Ineos - secondo l'annuale lista delle 350 persone più ricche del
Regno Unito, compilata dal Times - è sceso da 26 miliardi di
euro circa a 19, con una riduzione che si aggira attorno ai 7
miliardi. Nel febbraio 2024 il suo gruppo Ineos ha acquisito
poco meno del 28% dello United, nell'ambito di un'operazione del
valore di circa 1,5 miliardi di euro, che ha consentito ad Ineos
di assumere il controllo delle attività calcistiche. Nel
tentativo di migliorare i conti del club, e ridurne
l'esposizione debitoria, Ratcliffe ha avallato un drastico piano
di contenimento dei costi, che ha portato a centinaia di
licenziamenti e ad un netto aumento dei prezzi dei biglietti.
Misure impopolari che Ratcliffe ha però difeso in pubblico
sostenendo che il club avrebbe "finito i fondi entro la fine
dell'anno" se non avesse assunto determinate misure.
A marzo, però, lo United ha svelato un ambizioso piano per la
costruzione di un nuovo stadio "iconico" da 2 miliardi di
sterline, con una capienza di 100.000 posti, che dovrebbe
sorgere vicino all'Old Trafford.
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