"È in dirittura d'arrivo il
progetto di 'Resecazione della banchina di Ponente nei tratti
G-H-I' del porto di Gioia Tauro. La Commissione tecnica di
verifica dell'impatto ambientale Via e Vas e la sottocommissione
Via del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica,
con parere n. 350 dello scorso 28 aprile, hanno stabilito che, a
seguito delle risultanze dell'istruttoria effettuata, il
progetto 'non deve essere sottoposto al procedimento di Via in
quanto non determina potenziali impatti ambientali significativi
e negativi". E' quanto si afferma in una nota dell'Autorità di
Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio.
"Dall'istruttoria svolta - è scritto nella nota - diversi
sono stati gli aspetti analizzati in ordine alla presentazione
della domanda dell'Autorità di Sistema portuale guidata dal
presidente Andrea Agostinelli, che ha chiesto l'avvio della
procedura di verifica di assoggettabilità a Via secondo le
disposizioni di cui al Titolo III della parte seconda del D.Lgs
152/2006 e s.m.i". L'intervento si colloca nell'ambito di un
processo di approfondimento e consolidamento dei fondali del
canale portuale e del bacino di espansione, nonché di
adeguamento tecnico funzionale. Correlato alla proposta di
Adeguamento tecnico funzionale al Piano regolatore Portuale, il
progetto prevede la modifica della sagoma attraverso la
rettificazione degli allineamenti delle banchine esistenti e va
ad interessare l'intera estensione dei tratti G-H-I delle
banchine di Ponente. Si è reso necessario per permettere il
sorpasso nel canale portuale delle navi di grandi dimensioni in
presenza, lungo la banchina di Levante lato Nord, di altre navi
ultra-large, al fine di rendere funzionale anche il tratto D ad
una profondità di 17,4 metri".
"Obiettivo del progetto - riporta la nota - è quello di
contribuire allo sviluppo infrastrutturale del porto di Gioia
Tauro che l'Autorità di Sistema portuale sta portando avanti
prevedendo una serie di progetti, attraverso la modifica della
configurazione del bacino, che garantiscono una maggiore
sicurezza e velocità dal punto di vista della manovrabilità
delle navi nelle fasi di accesso e uscita in porto. Pertanto,
l'ipotesi di intervento è risultata adeguata alla programmazione
delle attività di ammodernamento dello scalo portuale, in buona
parte già attuate, e in linea con l'Adeguamento tecnico
funzionale che ha già ricevuto parere favorevole dal Consiglio
Superiore dei Lavori Pubblici per conferire maggiore e piena
funzionalità allo scalo marittimo aumentandone la competitività,
i livelli di sicurezza e la navigabilità interna, nonché
assicurare una maggiore efficienza del sistema portuale in
termini di performance. Nello specifico, la Commissione si è
espressa in merito a diversi quesiti a cui è stata sottoposta
dall'Ente. In relazione all'eventuale cumulo con altri progetti
esistenti e/o approvati, riguardanti l'attività di ulteriore
infrastrutturazione del porto di Gioia Tauro, ne ha evidenziato
l'assenza degli effetti cumulativi. Stesso parere positivo ha
espresso in riferimento all'ipotesi di qualità e quantità
dell'eventuale inquinamento prodotto da rifiuti generati
dall'avvio del cantiere, stabilendo che "la produzione di
rifiuti è limitata alla fase di cantiere per i quali è previsto
il loro riutilizzo, mentre per la fase di esercizio si
applicherà il piano di gestione dei rifiuti in porto già
esistente".
Vengono, altresì, evidenziati gli impatti di tipo
socio-economico vantaggiosi in quanto l'intervento è finalizzato
a potenziare l'operatività dello scalo portuale di Gioia Tauro.
Pertanto, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza
Energetica - Direzione Generale Valutazioni Ambientali, con
decreto n. 247 dello scorso 12 maggio, ha sancito che il
progetto di 'Resecazione delle banchine di Ponente - nei tratti
G-H-I' non è da assoggettare alla procedura Via ai sensi
dell'art.23 del d.lgs 152/2006 e ss.mm.ii£.
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