Nel terzo trimestre del 2023 "siamo
di fronte ad un quadro negativo sia per produzione e fatturato
che per raccolta nuovi ordini, anche se da alcuni indicatori
emerge una situazione ancora riconducibile ad uno scenario di
'normalizzazione' del ciclo economico, dopo due anni concitati
di ripartenza post-pandemia, di settori sostenuti da politiche
fiscali espansive, di funzionamenti anomali delle catene del
valore anche a causa degli eventi bellici e dei rincari
energetici".
E' il commento del presidente di Unioncamere Veneto, Mario
Pozza, di fronte ai dati emersi dall'analisi VenetoCongiuntura
su un campione di oltre 2.000 imprese con almeno 10 addetti e
con 93 mila dipendenti complessivi.
Il documento è stato presentato oggi, a Padova.
Le imprese interessate da un aumento della produzione
risultano essere il 47% del campione mentre sono il 38% quelle
che dichiarano una diminuzione, confermando nella sostanza le
aspettative del mese precedente. La variazione tendenziale è
positiva solo per i beni di investimento (+3,5%), mentre cala la
produzione di beni di consumo (-4,4%) e intermedi (-3,8%).
A livello settoriale, le attività economiche in crescita
rispetto allo stesso periodo del 2022 sono la carta e stampa
(+6,4%), la fabbricazione di mezzi di trasporto (+3,4%) e le
macchine e gli apparecchi meccanici (+3,3%), mentre evidenziano
flessioni accentuate la fabbricazione di articoli in gomma e
materie plastiche (-9,9%), l'industria dei prodotti in legno e
dei mobili (-7,7%) e la produzione delle macchine elettriche ed
elettroniche (-7,6%).
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