Carlos Alcaraz ha vinto il primo titolo della carriera a Montecarlo contro Lorenzo Musetti in 1 ora e 47 minuti. Questo il punteggio: 3-6 6-1 6-0. Quello di oggi è il 6^ titolo Masters 1000 e il 18esimo totale della carriera, raggiunto a soli 21 anni. Da lunedì lo spagnolo tornerà ad essere numero 2 del mondo per la prima volta da novembre 2024.
È stata la seconda finale in un Masters 1000 giocata tra due giocatori nati negli anni 2000 dopo Indian Wells 2024 (quando arrivarono Jack Draper e Holger Rune). Inoltre è stata la finale tra i giocatori più giovani al Montecarlo Country Club dal 2009, quando un giovanissimo Rafa Nadal riuscì a battere un ancora più giovane Novak Djokovic.
Già nei primi game il pubblico ha fatto fatica a restare seduto tra palle corte, recuperi in scivolata e lob da capogiro. Con 1 break a testa nei primi 2 game, il primo a risalire avanti nel quarto gioco, è stato Lorenzo con lo score di 3-1. Nonostante il forte tifo spagnolo, Alcaraz continuava a sbagliare tanti dritti, soprattutto quelli che gli arrivavano alti sopra la spalla. Per chiudere 6-3, Musetti ha tenuto in campo il 75% di prime di servizio e ha vinto il 67% dei punti con la prima battuta, perdendo solo 2 punti quando ha servito la seconda di servizio. L’azzurro ha concesso e perso una sola palla break a differenza delle cinque palle break dello spagnolo, capace di salvarne solo 3. Alcaraz ha concesso più del doppio degli errori gratuiti (14-6) e chiuso il set con 8 punti complessivi in meno.
Nel secondo set l’inerzia della partita è cambiata in fretta. I dritti di Carlos hanno cominciato a stare in campo e con un doppio break di vantaggio ottenuto dopo soli 20 minuti, lo spagnolo è salito avanti 4 giochi a 0. Il pubblico si è scatenato quando sul 5 a 0 ha capito che ci sarebbe stato quasi certamente un terzo set. La prima palla break del secondo parziale per Musetti è arrivata nel settimo gioco, con lo spagnolo avanti 5-1. Sono bastati 38 minuti ad Alcaraz per imporre a Musetti il quinto 6-1 del torneo, che si sperava fosse un ormai un portafortuna per l’azzurro.
All’inizio del terzo set, i giocatori non riuscivano a riprendere il gioco per via di un’euforia incontenibile da parte del pubblico. Ma da quel momento la finale si è spenta, per colpa di un infortunio alla gamba destra riscontrato da Musetti in lacrime al cambio campo del 5-0, dopo aver perso il terzo servizio del set. Sul centrale è calato un silenzio drammatico, mentre Alcaraz chiudeva il terzo parziale in 26 minuti.
“È sempre una lezione giocare contro di te. Mi dispiace tanto di non essere riuscito a finire la partita come avrei voluto ma tornerò” ha detto Musetti durante la premiazione, “Grazie a tutti gli italiani per essere venuti, non è sicuramente facile parlare dopo un finale così. Speravo di poter giocare fino alla fine ma non voglio togliere nessun merito a Carlos che si è meritato tutta la vittoria”.
Anche lo spagnolo ha espresso il suo supporto a Musetti: “Non sarà l’ultima volta che arriverai qui in finale. So che state facendo delle grandi cose sia in campo sia fuori”.
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